Codice Civile art. 2343 quater - Fatti eccezionali o rilevanti che incidono sulla valutazione (1).

Guido Romano

Fatti eccezionali o rilevanti che incidono sulla valutazione (1).

[I]. Gli amministratori verificano, nel termine di trenta giorni dalla iscrizione della società, se, nel periodo successivo a quello di cui all'articolo 2343-ter, primo comma, sono intervenuti fatti eccezionali che hanno inciso sul prezzo dei valori mobiliari o degli strumenti del mercato monetario conferiti in modo tale da modificare sensibilmente il valore di tali beni alla data di iscrizione della società nel registro delle imprese, comprese le situazioni in cui il mercato dei valori o strumenti non è più liquido. Gli amministratori verificano altresì nel medesimo termine se, successivamente al termine dell'esercizio cui si riferisce il bilancio di cui alla lettera a) del secondo comma dell'articolo 2343-ter, o alla data della valutazione di cui alla lettera b) del medesimo comma, si sono verificati fatti nuovi rilevanti tali da modificare sensibilmente il valore dei beni o dei crediti conferiti alla data di iscrizione della società nel registro delle imprese, nonché i requisiti di professionalità ed indipendenza dell'esperto che ha reso la valutazione di cui all'articolo 2343-ter, secondo comma, lettera b) (2).

[II]. Qualora gli amministratori ritengano che siano intervenuti i fatti di cui al primo comma, ovvero ritengano non idonei i requisiti di professionalità e indipendenza dell'esperto che ha reso la valutazione di cui all'articolo 2343-ter, secondo comma, lettera b), si procede, su iniziativa degli amministratori, ad una nuova valutazione ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2343 (3).

[III]. Fuori dai casi di cui al secondo comma, è depositata per l'iscrizione nel registro delle imprese, nel medesimo termine di cui al primo comma, una dichiarazione degli amministratori contenente le seguenti informazioni:

a) la descrizione dei beni o dei crediti conferiti per i quali non si è fatto luogo alla relazione di cui all'articolo 2343, primo comma;

b) il valore ad essi attribuito, la fonte di tale valutazione e, se del caso, il metodo di valutazione;

c) la dichiarazione che tale valore è almeno pari a quello loro attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale e dell'eventuale sovrapprezzo;

d) la dichiarazione che non sono intervenuti fatti eccezionali o rilevanti che incidono sulla valutazione di cui alla lettera b);

e) la dichiarazione di idoneità dei requisiti di professionalità e indipendenza dell'esperto di cui all'articolo 2343-ter, secondo comma, lettera b).

[IV]. Fino all'iscrizione della dichiarazione le azioni sono inalienabili e devono restare depositate presso la società

(1) Articolo inserito dall'art. 1, comma 2, del d.lg. 4 agosto 2008, n. 142

(2) Comma sostituito dall'art. 1, d.lg. 29 novembre 2010, n. 224. Il testo recitava: «Gli amministratori verificano, nel termine di trenta giorni dalla iscrizione della società, se, nel periodo successivo a quello di cui all'articolo 2343-ter, primo comma, sono intervenuti fatti eccezionali che hanno inciso sul prezzo dei valori mobiliari o degli strumenti del mercato monetario conferiti in modo tale da modificare sensibilmente il valore di tali beni alla data effettiva del conferimento, comprese le situazioni in cui il mercato dei valori o strumenti non è più liquido, ovvero se, successivamente al termine dell'esercizio cui si riferisce il bilancio di cui alla lettera a) del secondo comma dell'articolo 2343-ter, o alla data della valutazione di cui alla lettera b) del medesimo comma si sono verificati fatti nuovi rilevanti tali da modificare sensibilmente il valore equo dei beni o dei crediti conferiti. Gli amministratori verificano altresì nel medesimo termine i requisiti di professionalità ed indipendenza dell'esperto che ha reso la valutazione di cui all'articolo 2343-ter, secondo comma, lettera b)».

(3) Comma sostituito dall'art. 1, d.lg. 29 novembre 2010, n. 224. Il testo recitava: «Qualora gli amministratori ritengano che siano intervenuti i fatti di cui al primo comma ovvero ritengano non idonei i requisiti di professionalità e indipendenza dell'esperto che ha reso la valutazione di cui all'articolo 2343-ter, secondo comma, lettera b), procedono ad una nuova valutazione. Si applica in tal caso l'articolo 2343».

Inquadramento

Anche l'art. 2343 quater è stato introdotto dal d.lgs. n. 142/2008, il quale ha dato attuazione alla direttiva 2006/68/CE, e successivamente modificato dal d.lgs. n. 224/2010.

La ratio della disposizione consiste nell'impedire che l'attendibilità del valore del conferimento non in contanti, capitalizzato sulla base dei parametri di cui

all'art. 2343-ter possa essere messa a repentaglio da eventi successivi all'esecuzione dell'apporto (Pisani Massamormile , in Com. S., 416) e, precisamente, da fatti eccezionali (comma 1) o da fatti nuovi rilevanti (comma 2), con conseguente rischio di una sopravvalutazione dei beni con pregiudizio per gli azionisti, i futuri creditori ed i terzi (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Circolare 29 giugno 2009, n. 11/IR).

La verifica degli amministratori ed il suo oggetto

La verifica da parte degli amministratori è finalizzata all'accertamento che il valore di stima dei beni conferiti non abbia subito sensibili modifiche a causa di fatti eccezionali o novità rilevanti intervenuti nel termine indicato (Bertolotti, 833).

In caso di conferimenti di valori mobiliari o di altri strumenti del mercato monetario, gli amministratori devono verificare che non siano intervenuti fatti eccezionali che abbiano modificato sensibilmente il valore dei beni conferiti. In caso di conferimenti di beni di cui al secondo comma dell'art. 2343-ter, gli amministratori devono verificare che non siano emersi fatti nuovi rilevanti. La diversa formulazione si giustifica in ragione della differente natura delle valutazioni: la prima ancorata ad un parametro destinato a fluttuare giornalmente in quanto basato sulla quotazione di mercato dei titoli, la seconda almeno tendenzialmente più stabile (Tedeschini-Sacco Ginevri, 64, nt. 20; Cndcec, Circolare 29 giugno 2009, n. 11/IR cit., 18 nt. 67).

Infine, gli amministratori devono valutare l'esistenza di fatti nuovi e rilevanti che abbiano inciso sui requisiti di professionalità e di indipendenza dell'esperto che ha reso la valutazione. Tale valutazione deve avere a riferimento il momento in cui la valutazione venne effettuata poiché una variazione di tali requisiti soggettivi intervenuta successivamente non è di per sé idonea a minare l'attendibilità dei valori attribuiti (Bertolotti, 838).

Le valutazioni compiute dagli amministratori devono prendere a riferimento: 1) il periodo temporale successivo a quello indicato nell'art. 2343-ter comma 1 ove si tratti di fatti eccezionali che abbiano inciso sulla valutazione dei valori mobiliari o degli strumenti del mercato monetario; 2) il periodo successivo al termine dell'esercizio cui si riferisce il bilancio dal quale risulta il criterio di fair value nell'ipotesi di cui all'art. 2343-ter comma 2 lett. a; 3) la data di valutazione dell'esperto indipendente nell'ipotesi di cui all'art. 2343-ter comma 2 lett. b) (Bertolotti, 835).

Gli effetti della verifica

Qualora gli amministratori ritengano che siano intervenute le circostanze di fatto indicate ovvero ritengano non idonei i requisiti di professionalità e indipendenza dell'esperto nominato dal conferente, essi devono procedere ad una nuova valutazione applicandosi l'art. 2343. In particolare, il rinvio all'intero art. 2343 comporta che, al ricorrere dei presupposti indicati, debba applicarsi ex novo la procedura di valutazione dei conferimenti in natura tradizionale, nella sua interezza, e quindi sia quanto all'obbligo di ottenere una relazione di valutazione da parte di un esperto nominato dal tribunale sia quanto agli obblighi di valutazione post esecuzione dei conferimenti in capo all'organo amministrativo, con tutte le necessarie conseguenze (Tedeschini-Sacco Ginevri, 64, nt. 21).

Bibliografia

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